Legionella: sale l’allarme a Parma per un nuovo decesso

Sale l’allarme legionella a Parma dopo il secondo decesso, avvenuto a soli tre giorni dal primo.

Si tratta una donna di 77 anni che è stata ricoverata martedì 4 ottobre all’Ospedale Maggiore per gravi difficoltà respiratore e febbre alta.

Risultata positiva al batterio della legionellosi, è deceduta nel pomeriggio dello stesso giorno, a causa anche di gravi patologie pregresse.

Le persone ricoverate per polmonite per legionella solo a Parma sono 16, di queste 10 sono in fase di miglioramento, 4 sono stabili con un normale decorso clinico e 2 persone sono invece giudicate più serie dai sanitari.

Proseguono nel frattempo i monitoraggi da parte di Arpae in vari punti dell’Acquedotto di Parma anche se le persone contagiate sono tutte residenti nella stessa zona, nel quartiere

Il sindaco Federico Pizzarotti invoca “no allarmismi” e spiega che “il gestore Iren ha provveduto ad aumentare le dosi di cloro nei pozzi che servono l’area colpita” e le autorità sanitarie ci tengono a ribadire che l’acqua “se potabile, può essere bevuta tranquillamente”

La legionellosi è un’infezione, causata da un batterio chiamato legionella, che colpisce l’apparato respiratorio.

La legionella può inoltre “colonizzare” gli ambienti idrici artificiali, come le reti di distribuzione dell’acqua potabile nelle città, impianti idrici dei singoli edifici, impianti di umidificazione, piscine, fontane, e così via.

Quindi per prevenire la diffusione “è necessario far scorrere l’acqua per qualche minuto prima dell’uso, mantenendosi distanti; rimuovere e pulire in modo accurato e con prodotti anticalcare specifici i frangi–getto e i soffioni delle docce”.

I batteri della legionella possono sopravvivere con una temperatura dell’acqua compresa tra i 5,7 e i 55 °C, mentre hanno il massimo sviluppo con una temperatura compresa tra i 25 e i 42 °C. Si trasmettono solo per inalazione di acqua contaminata e non bevendo acqua infetta e nemmeno da persona a persona.

Fonte: ansa.it